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Vi ricordo che lunedì è fissata la data di consegna per il lavoro di gruppo. i disegni realizzati dovranno essere digitalizzati e impaginati. potete consegnare singole jpg o un file pdf. controllate che la dimensione-formato di salvataggio sia corretta. Nel PDF che consegnerete non dovranno mancare le seguenti tavole:

  1. tavola tecnica : obbligatorie proiezioni ortogonali con quote di massima (eventuali disegni tecnici supplementari a vostra discrezione),
  2. analisi oggetto: schizzi dell’oggetto, descrizione eventuale delle funzioni principali, disegni di dettagli, magari una foto, etc…
  3. tavola dei materiali: dovete indicare di cosa è composto l’oggetto e in quali parti. è necessario dare indicazioni su come è possibile in fase di rendering colorare gli oggetti rappresentati in modo da simulare i materiali in questione (indicazioni sulla tecnica da scegliere con tanto di esempio colorato sulla tavola),
  4. tavola degli elementi stilistici: devono essere messi qui in evidenza (disegnadoli) gli elementi stilistici che con il gruppo avete deciso di utilizzare nell’esercitazione,
  5. per ogni componente del gruppo dovrà essere realizzata una tavola progetto/oggetto nella quale disegnerete un oggetto di fantasia che rispecchi/segua le regole stilistiche scelte in gruppo. l’insieme degli oggetti dovrebbe presentare una minicollezione di oggetti simili (anche se non è necessario che siano legati uno all’altro). in questa tavola dovrete presentare l’eventuale percorso progettuale, le proiezioni ortogonali e un disegno definitivo colorato dell’oggetto .

vi ricordo che ognuno di questi 5 punti deve essere svolto in 1/2 tavole e che le tavole andranno impaginate cercando di dare un ordine logico di lettura. il formato è a vostra discrezione (A4 o A3 possono andare benissimo). Potete aggiungere (per maggiore chiarezza) note, didascalie e brevi testi per spiegare le tavole ma ricordate che si tratta di una consegna per un corso di disegno quindi scrivete solo il necessario.

ovviamente verrà premiato chi consegnerà in tempo ma se siete rimasti indietro con le tavole vi chiedo cmq di non saltare la lezione. Andremo avanti con spiegazioni teoriche di disegno tecnico (con tanto di esercizi) e vi lancerò le prossime due esercitazioni per le quali saranno necessari materiali e un po’ di ricerche. quindi meglio consegnare in ritardo questa esercitazione piuttosto che rimanere già indietro anche con le prossime.

a lunedì

scaricate qui la scheda esercizi , le slide viste in classe (informazioni simili a quelle della scheda) e una dispensa dell’anno scorso con alcuni spunti interessanti sull’argomento (è un po’ pesante ci vorrà un pochino perchè si apra).

oggi finalmente cominceremo a divertirci un po’ capendo come è possibile visualizzare in modo chiaro e veloce i solidi di base più ricorrenti. Anche se pochi pggetti hanno le forme minimaliste di cubi, sfere e cilindri semplici come abbiamo già avuto modo di vedere questi solidi ci permettono di costruire le strutture principali dei nostri oggetti, la base su cui disegnarli. nella scorsa lezione abbiamo visto a livello di disegno tecnico come si disegnano le ombre in assonometria. Individuata una direzione della luce (da applicare nel punto in cui si proietta il nostro oggetto sul piano sul quale cerchiamo l’ombra proiettata) e una inclinazione dei raggi  (che applicheremo al punto del nostro oggetto che vogliamo proiettare) nel punto d’incontro tra queste due rette orientate troveremo l’ombra portata dell’oggetto che volevamo individuare. lo scopo dell’esercitazione di oggi è quella di prendere confidenza con le primitive di base e il modo in cui queste prendono la luce. dopo avere visto nel disegno tecnico i principi fondamentali sarà molto più facile oggi cominciare a schizzare questi volumi e giocare con i valori tonali cercando di accentuarne le forme. per prima cosa procederemo scegliendo 3 tecniche grafiche-pittoriche a scelta ( come ad esempio matita, carboncino, matite colorate, pantoni, penna a sfera, china – con tratteggi incrociati, puntini, righe unidirezionali-, tempera, retini, cartoncini colorati, matita bianca… etc). realizzeremo per ognuna almeno una tavola nella quale proveremo a disegnare e ombreggiare alcuni soli (almeno 3 solidi semplici o composizione di più volumi composti). vi consiglio di fare molte prove perchè imparare ad ombreggiare bene queste figure (oltre a darvi grandi soddisfazioni :) ) è la base per riuscire a fare dei buoni rendering andando alla fine dell’anno. cominciamo a vedere alcune cose importanti sul rendering (si chiama così il disegnare e colorare gli oggetti rendendone il volume e le caratteristiche superficiali):

1. per prima cosa è importate scegliere l’illuminazione. L’essere o meno in grado di rendere nel disegno l’inclinazione e la posizione dei volumi e dei piani che andremo a disegnare e data dalla capacità ci modulare i colori. nel foglio infatti il cambio di colore-tonalità corrisponde ad una discontinuità nella forma dell’oggetto reale che stiamo rappresentando. come è visibile in questa immagine alcune posizione della sorgente luminosa si prestano meglio a mettere in risalto le forme dell’oggetto mentre altre tendono ad appiattire (e devono essere quindi evitate dato che nel disegno industriale si tende a cercare di rappresentare l’oggetto in modo chiaro e facilmente interpretabile). nel disegno per la progettazione si predilige la luce obliqua (circa a 45°) che crea nel cubo 3 facce visibili in 3 diversi toni di grigio facilmente identificabili. questi 2 fotogrammi sono tratti da un eccellente corso di disegno avanzato in dvd chiamato “Gnomon Workshop-The techniques of Scott Robertson vol1-Basic perspective form drawing”. l’immagine in alto mette in evidenza come la scelta migliore sia quella in alto a destra cioè la luce diagonale (45 gradi di inclinazione dall’altro e 45 gradi in pianta con l’ombra che si prooietta leggermente verso l’osservatore). questo principio vale anche per quanto riguarda le figure arrotondate ma essendo piuttosto complesse da rendere (specie se ci sono opre portate che si proiettano sugli oggetti) a volte si ricorre anche alla luce laterale (side light) o dall’altro (per sfere e cilindri funziona bene). 2. 2. si procede disegnando l’outline (il contorno) della figura identificando anche le sue ombre sia quella proprio che quella portata.

3. procedere con l’ombreggiatura primaria delineando le ombre più scure e quelle più delicate

4. valutando le ombre e le luci riflesse dall’ambiente circostante andremo ad aggiungere sfumature chiare o scure sulle superfici che stiamo ombreggiado. inoltre un’alta strategia che si usa spesso è quella di aggiungere al disegno alcune sfumature (o accentuarle) per mettere in risalto gli spigoli. una strategia per evidenziare gli spigoli è quella di cercare di metterli in evidenza con sfumature scure verso le superfici adiacenti chiare (o gli sfondi chiari), al contrario si possono aggiungere sfumature chiare in prossimità di zone scure del disegno (o ombre portate). ecco alcune schede che possono essere di aiuto a ombreggiare i diversi solidi di base. possono anche essere aggiunti con una matita bianca (o un pennarello bianco) linee e luccichii che rinforzino ed evidenzino spigoli e bordi.

Al di là delle regole che abbiamo provato a vedere sicuramente ogni tecnica implicherà delle piccole variazioni. ecco alcuni esempi di volumi disegnati a pantone e con matiti bianca nera e grigia su foglio scuro. vedremo nelle prossime lezioni come il modo di ombreggiare i volumi dipenda anche dal tipo di materiale di cui li immaginiamo; superfici molto riflettenti tendono a dividere la luce in modo netto creando aree di colore ben separate mentre le superfici satinate presentano sfumature più graduali.

vi lascio per finire una serie di link molto utili nei quali potrete trovare dei video tutorial dove vengono disegnati volumi di base e oggetti più complessi disegnati e colorati a pantone, guardarli e cercare di ridisegnarli potrà essere molto utile come esercizio (è un consiglio non fa parte delle tavole obbligatorie ma come o già avuto modo di dire guardare i lavori di disegnatori più esperti e prende spunto per l’impostazione delle tavole o per la resa di certe forme è fondamentale).

ecco alcuni link a videotutorial:  un cilindro e un cubo a pantone + matita bianca,  un cilindro cavo a pantone ,  disegno di una composizione di solidi, disegno di una sfera a matita , un cubo a matita, un cubo a pantone, composizione di solidi e una bottiglia (seguendo gli stessi principi).

volevo lasciarvi con un po’ di anticipo i dettagli della prima esercitazione di gruppo che si svolgerà durante le revisioni il 28 febbraio e il 7 marzo.

ogni gruppo (potete vedere i gruppi presentati nella pagina gruppi cliccando sul link) dovrà scegliere un oggetto e portarlo in classe. siccome sarò presa dalle revisioni se per volete chiedere consigli  o conferma sulla scelta dell’oggetto fatelo la prossima lezione.

(se non siete in nessun gruppo chiedete a qualcuno di prendervi in gruppo o recuperate gli altri studenti non ancora “raggruppati”. ricordate che i gruppi possono avere al massimo 5 componenti)

l’esercitazione si svolgerà così:

durante la prima lezione (28) farete uno studio dell’oggetto partendo dall’osservazione (un po’ come la copia dal vero che avevamo già fatto nella lezione sul chiaroscuro) anche se ora siete più preparati su prospettiva e assonometria e risulterà sicuramente più facile. l’analisi questa volta sarà più approfondita e lo scopo dell’esercitazione  è raccontare l’oggetto (come è fatto,  come funziona, dimensioni, etc) e selezionare insieme agli altri componenti del gruppo alcune caratteristiche stilistiche che lo caratterizzano (ad esempio angoli arrotondati, materiali naturali, aspetto sportivo, profili in metallo, proporzioni slanciate, lo stare appeso etc). caratteristiche generali e tratti stilistici selezionati dovranno essere documentati attraverso tavole (in cui possono coesistere schizzi, disegni tecnici, disegni colorati, appunti o altre indicazioni scritte, collage di immagini magari come riferimento ai materiali etc). Ogni componente del gruppo dovrà dare il suo contributo ma potete dividervi il lavoro a seconda delle vostre competenze e inclinazioni.

durante la seconda lezione (7) finirete l’analisi e comincerete a disegnare oggetti che presentino le  caratteristiche stilistiche che avevate selezionato. ogni componente del gruppo rielaborerà le informazioni emerse dall’analisi cercando di disegnare un po’ di forme-oggetti. dopo avere fatto qualche schizzo di evoluzioni progettuali possibili ognuno sceglierà un oggetto da studiare un po’ meglio e comincerà a disegnarlo. Il risultato finale dovrebbe essere quello di costruire come gruppo una mini-famiglia di oggetti che possano coesistere.

dedicheremo a questa esercitazione anche la lezione del 21 marzo dove faremo revisioni di gruppo e decideremo come procedere.

ricordate che ogni componente del gruppo terrà i disegni personali nella sua cartella da presentare all’esame finale ma il lavoro dovrà essere presentato anche nel suo insieme in forma digitale (gli esiti dell’esercitazione verranno pubblicati sul blog). è bene che pensiate ad un modo in cui le tavole/i disegni possano funzionare bene anche insieme. una possibilità è quella di creare un libretto di presentazione del progetto e poi digitalizzare le singole pagine. l’importante è che alla fine il post che verrà pubblicato sul blog (potrà essere composto di sole immagini o di immagini e parole) sia sufficientemente chiaro da non necessitare ulteriori informazioni. dovrà contenere al’analisi dell’oggetto e i singoli progetti di quella famiglia.

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